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Con queste parole scritte nel 1976 su un ciclostile lasciato sotto al tergivetro di alcune Topolino parcheggiate a Bologna, ventuno anni dopo il saluto lasciato da un anonimo operaio di Mirafiori nel baule di una “Belvedere”(*), comincia a muovere i primi passi il primo club italiano dedicato alla Fiat 500 “Topolino”. Siamo in un’epoca lontanissima nella quale il computer si chiamava Commodore 64, e dove i telefonini, la posta elettronica e internet non c’erano. Eppure funzionò, raggiungendo altre città italiane e superando addirittura le Alpi. Dalle prime chiacchiere in centro all’idea del club il passo è breve e così il 17 novembre 1977 presso lo studio notarile bolognese Bertolini, viene costituito il primo club italiano dedicato esclusivamente alle vetture Fiat 500 e versioni derivate, costruite dal 1936 al 1955 e note al pubblico come “Topolino”. I primi anni di attività favoriscono la socializzazione, il reperimento dei ricambi ed i primi raduni nella provincia bolognese. Matura l’esperienza e l’idea di organizzare il primo vero raduno internazionale. Nel 1980, a Bologna, arrivano in piazza Maggiore 164 “Topolino”. Si stringono relazioni internazionali con tre club svizzeri e con il Topolino Club Nederland, costituito, primo fra tutti, nel 1967.

Nel 1986 sulla riviera romagnola si festeggia il decimo compleanno con un raduno apparentemente come tanti ma che si rivela indicativo delle potenzialità del club. Le "Topolino" svedesi sono un prezioso cammeo che si sposa magnificamente con il momento più bello: la presenza di chi è considerato "il papà della Topolino", l’ingegner Dante Giacosa che onora e sostiene il club e simpaticamente posa a fianco della "Topolino" realizzata, con la sabbia, dagli equipaggi svedesi.

Successo e crescita si autoalimentano in un processo che induce il direttivo ad assumere visioni e politiche più ampie. Si decide, così, di posizionare il club nel mondo del motorismo storico con due scelte rivelatesi vincenti con la presidenza, rispettivamente, di Fabio Alberani e di Paolo Amerighi Tabellini. La prima, nel 1989, è la federazione all’Automotoclub Storico Italiano (ASI). La seconda, nel 1991, preso atto della distribuzione pressoché nazionale della base associativa, con il cambio della denominazione da "Club Amici della Topolino – Bologna" a "Topolino Autoclub Italia". E’ la svolta che unitamente all’appartenenza all’ASI consente di collocare e valorizzare correttamente la "Topolino" nel contesto dell’automobilismo storico, essendone stata considerata, sino ad allora, un po’ la "Cenerentola". Da quel momento l’organizzazione delle manifestazioni diventa maggiormente qualificata ed attenta non solo alla cultura ed al territorio ma anche al rapporto con la stampa. Il battesimo del nuovo club avviene a Sansepolcro, terra ricca di bellezze artistiche e naturali, con la collaborazione delle testate Auto d’Epoca, Autocapital ed il supporto del club Il Granchio. Il club matura la consapevolezza di non limitare l’attività ai soli aspetti ricreativi e ludici. Viene infatti avviato un processo di sensibilizzazione dei soci e degli appassionati per la conservazione ed il corretto restauro delle “Topolino”. L’acquisizione della documentazione dall’Archivio Storico Fiat consente al Commissario tecnico del club di assistere, con competenza, il complesso lavoro di restauro che i soci iniziano ad intraprendere. Ricordiamo, a tale riguardo, l’importante incontro organizzato dal club con Maurizio Tabucchi, allora alla guida della Commissione tecnica dell’ASI. Arriviamo al 1996 quando i sessant’anni della "Topolino" vengono festeggiati a Roma con una spettacolare parata attraverso il centro: via del Plebiscito, piazza Venezia, via Quattro Novembre, via Ventiquattro Maggio, piazza del Quirinale percorse in doppia fila dalle vetture con l’attenta scorta della Polizia Municipale. La celebrazione apre il TG2 delle 20,30!

Nel frattempo sono tante le città d’arte, le località di mare o di montagna che ospitano le "Topolino" italiane e tedesche (relativamente a queste ultime, occorre sottolineare che ogni anno sempre più numerose superano le Alpi). Nasce il Topolino Club Deutschland, primo presidente Piero Mossenta, con il quale il Topolino Autoclub Italia sottoscrive l’atto di gemellaggio all’Isola d’Elba. Altro importante evento si svolge a Firenze con la collaborazione dell’VIII Reparto Mobile della Polizia di Stato che con le sue "Pantere Storiche" suggella, in tal modo, anni di collaborazione con il Topolino Autoclub Italia, scortando simbolicamente le "Topolino" sulle vie e piazze d’Italia.

Per agevolare la partecipazione ai raduni organizzati nelle località più lontane, il club utilizza anche i treni delle Ferrovie dello Stato con il servizio di auto al seguito, suscitando stupore e sorpresa quando i convogli transitano nelle stazioni. Siamo al 2006 con la celebrazione dei settant’anni della Fiat 500 "Topolino": Torino e il suo centro storico, il Centro Ricerche Fiat, la pista di collaudo e mensa della fabbrica di Mirafiori della Fiat sono location che attraggono. Il successo è enorme: partecipano 208 vetture provenienti da Germania, Inghilterra, Norvegia, Olanda, Slovacchia, Svezia, Svizzera ed ovviamente Italia. Il momento più significativo si svolge nella location più attesa, quella che emoziona, quella dove la “Topolino” è nata nel 1936. Gli equipaggi ricevono sulla storica pista sul tetto della vecchia fabbrica del Lingotto il commosso saluto di Mariella Zanon di Valgiurata Giacosa, figlia dell’ingegner Dante Giacosa. Particolarmente prestigioso anche il saluto del Vice-presidente di Fiat, ingegner John Elkann, che proprio sulla pista del Lingotto resta affascinato da queste glorie della produzione automobilistica di casa.

Il club viene sempre più contattato da produzioni cinematografiche per reperire vetture dei soci da impegnare nelle scene di film e sceneggiati. Non solo. Sempre nel 2006 Fiat chiama il club per avere una 500C da assegnare allo scrittore Paolo Rumiz che, per il quotidiano "La Repubblica", realizza il progetto di viaggio per l’Italia che, lontano dalle autostrade, lo porta a conoscere la gente vera e le sue storie e vivere il viaggio fino in fondo. Dalla carta stampata al palcoscenico il passo è breve e così la "Topolino" va a teatro. Dal libro di Rumiz, "La leggenda dei monti naviganti", nasce lo spettacolo teatrale "Il poema dei monti naviganti", in cui due sedie appaiono come i sedili della "Topolino". Nascerà così il mito di Nerina, la “C” del nostro Commissario tecnico Roberto Righi che, da lui offerta per la circostanza, viene riconosciuta dai lettori più attenti lungo le strade d’Italia.

Nel 2007 Fiat presenta a Torino la 500, una vettura moderna che nelle linee richiama la Nuova 500 del 1957. Poiché ogni nuova automobile di produzione nazionale viene presentata al Presidente della Repubblica, Fiat chiede al Topolino Autoclub Italia di portare al Quirinale una "Topolino" in condizioni più che buone. Il pomeriggio del 4 luglio entra nel cortile del Palazzo del Quirinale uno dei più belli e meglio restaurati esemplari di Fiat 500 del 1936. Un altro successo. Memorabile la fotografia che ritrae il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano guardare con attenzione il logo del Topolino Autoclub Italia posto sul musetto della vettura mentre Luca Cordero di Montezemolo e John Elkann quasi accarezzano le sinuose linee della "Topolino". E’ presente anche il grande pilota di Formula1 Michael Schumacher.

Al club viene riconosciuta, nel frattempo, la qualità dell’organizzazione degli eventi e la capacità gestionale dei servizi ai soci. Cresce il numero dei telai delle vetture "in vita" registrati dal club in quattro decenni, al punto che si decide di dar vita al Registro Fiat 500 (1936 – 1955), un elenco ordinato che accoglie anche le "Topolino" dei non soci, allo scopo di censire il numero degli esemplari superstiti della "Topolino".

Il Topolino Autoclub Italia volge lo sguardo anche oltre i confini nazionali non solo per partecipare ai raduni. E’ attento alla storia ed alle dinamiche che tempo legano la "Topolino" alla sua produzione su licenza Fiat all’estero. In particolare nasce una proficua collaborazione con Fiat Auto Poland che ancora conserva il ricordo della produzione della Fiat 500 a Varsavia nel 1937. Nell’estate del 2013 la città di Cracovia e l’impianto Fiat di Tychy in Polonia accolgono le “Topolino” provenienti da Italia, Germania, Olanda e Svizzera. Nell’estate del 2016, ormai divenuta FCA Poland, viene chiesto al Topolino Autoclub Italia di celebrare gli ottant’anni della "Topolino" in occasione del Family Day che si svolge ogni anno all’interno della fabbrica.

Il successo della festa di compleanno della "Topolino", LING80Annidopo, svoltasi pochi mesi prima a Torino non solo è ben conosciuto in Europa ma ha eco mondiale e compare anche nel telegiornale brasiliano. Le fabbriche Fiat del Lingotto e di Mirafiori, il centro della città, la collina, le Regge Sabaude, le verticalità della Mole e del Lingotto accolgono i partecipanti con le loro “Topolino”; una, addirittura, scende sul terreno di gioco dello Juventus Stadium.

Arriviamo al 2017, si apre una nuova pagina: è da scrivere, è la “pagina 40”!